COVID: IMPRESE WEDDING, DATA CERTA PER RIPRESA MATRIMONI ED EVENTI O CLASS ACTION

21 APRILE 2021

 

Siamo stati tra i primi a fermarci, bloccarci, rispettare tutti i regolamenti ed i DPCM anche quando i cambiamenti legislativi improvvisi mandavano in fumo mesi di organizzazione e migliaia di euro di fatturato, oltre che beni acquistati apposta per l’evento e non riutilizzabili.

Siamo stati pazienti, abbiamo chiesto ai nostri clienti di avere pazienza, di rimandare il loro giorno più bello, abbiamo dato loro centinaia di ore di lavoro in più (non retribuito) pur di farli stare tranquilli.

Non abbiamo ricevuto i ristori di cui avevamo e abbiamo bisogno, se non pochi spicci, per via di parametri incompatibili con la natura del nostro lavoro.

A 14 mesi dall’inizio della Pandemia, non abbiamo ancora una data, neanche indicativa.

SIAMO INFURIATI.

Non siamo stanchi, depressi o delusi. Siamo arrabbiati, perché da parte nostra lo sforzo al dialogo, al suggerire soluzioni e protocolli non è  mai mancato, ma dall’altro lato abbiamo sempre e solo trovato chi annuiva alle nostre richieste per poi lasciarci, ad ogni decreto e DPCM di più, a bocca asciutta.

Non è solo la questione dei ristori, che farebbe ridere già di suo.

E’ l’incapacità, nonostante sia stato spiegato in tutti i modi, di comprendere che il nostro lavoro non può ripartire nel giro di 48 ore, ma ha bisogno di settimane e mesi di preparazione, che le spese per materiale che poi potrebbe non essere utilizzabile iniziano molto prima, che non si possono accavallare gli eventi nel giro di poche settimane.

Noi meritiamo la dignità del nostro lavoro, perché al di là della perdita economica, ci sentiamo presi in giro e derisi, invece che trattati come il comparto che genera il 2,5% del PIL nazionale.

Come Associazione, con l’ottica di tutela dei nostri soci e della nostra professione, ci uniamo al comunicato stampa di UNANIME nel pretendere risposte chiare a questo Governo che dovrebbe essere dei migliori ma che sembra anche più inconcludente di quelli precedenti.

E come dice la nostra presidente Silvia Daniele:

“La misura è colma. Se sarà necessario, intraprenderemo anche la strada della protesta in piazza, visto che a quanto pare il dialogo cade di fronte ad un muro di silenzio”.

 

COMUNICATO STAMPA DI UNANIME

Covid: Imprese wedding, data certa per ripresa matrimoni o eventi o class action

Fermi per decreto da oltre un anno, ignorati dal nuovo governo, che riesce nell’impresa eroica di ignorare le esigenze del nostro settore più di quanto fatto dal governo Conte. La bozza del decreto sulle riaperture pare infatti non contenere nessuna data per la ripresa di matrimoni e degli eventi privati. Ricordiamo al governo che le nostre attività – che fino al 2019 davano lavoro a circa mezzo milione di persone – richiedono programmazione: non avere già oggi una data certa mette in grande difficoltà le nostre attività e le decine di migliaia di coppie di sposi, gran parte delle quali giunta al terzo o quarto rinvio. La Conferenza delle Regioni ha ricevuto il protocollo sanitario predisposto da Assoeventi e Federmep e avallato dal notoriamente cauto assessore regionale alla Salute della Regione Puglia Pierluigi Lopalco: il governo la prenda in considerazione non ponga voti pregiudiziali.

Vogliamo sperare che quella che sta girando sia una bozza datata e soggetta a modifiche, tra cui una data certa e ragionevole per le cerimonie e le altre feste. Diversamente i 15mila operatori economici iscritti alle 15 associazioni che compongono Unanime sono pronti a sottoscrivere una class action per il risarcimento dei danni sofferti dagli operatori economici del settore Wedding ed eventi privati.