COMUNICATO STAMPA UFFICIALE

Progetto Uni/PdR XX-2019

1 Maggio 2019

Gentili colleghi e colleghe,

Wedding Planner Italia è l’associazione senza scopo di lucro che accoglie al suo interno solo wedding planner professionisti, associazione che da sempre ha a cuore il riconoscimento della propria categoria. Ogni occasione ed ogni sede preposta a ciò, ci ha visto sempre presenti.

Esistiamo dal 2012. Al tavolo tecnico in UNI del 2015, noi c’eravamo.

Proprio ad UNI alcuni mesi fa ci siamo rivolti con la richiesta di riaprire detto tavolo con l’obiettivo di raggiungere una normazione della professione del Wedding Planner, attualmente disciplinata soltanto dalla legge 4/2013, legge che contiene la regolamentazione delle professioni non riconosciute, cioè quelle senza albo e non ordinistiche.

UNI ci ha risposto, ad inizio dicembre 2018, comunicandoci l’esistenza di una richiesta di avvio di prassi di riferimento (UNI/PdR) e di conseguenza dell’avvio dei lavori per lo sviluppo di questa Prassi.

Ciò ci ha fatto molto piacere, se ti sta a cuore la tua professione, non importa chi abbia dato inizio al tutto, l’importante è arrivare insieme ad un obiettivo comune e concreto.

Abbiamo dunque cercato contatto con il soggetto proponente, ricevendo come unica risposta che non sarebbe stato possibile collaborare, in quella fase, e che sarebbe stato necessario attendere la consultazione pubblica, prevista per il primo bimestre 2019.

Quando ciò è avvenuto, nello scorso mese di febbraio, ci siamo prodigate tutte, socie ed agenzie socie di WPI, per leggere attentamente il testo, esprimere il nostro pensiero, condividere le nostre idee, collaborare ed inviare ad UNI, nei tempi e nei modi richiesti, tutti i commenti a quanto contenuto nella suddetta PdR: ciò che ci sta più a cuore, essendo Wedding Planners, è la tutela della nostra categoria, ed una buona PdR può essere la base di partenza per un futuro tavolo tecnico normativo, al quale WPI, quando ci sarà, presenzierà attivamente.

Nostro malgrado, però, quando circa un mese fa abbiamo ricevuto da UNI la risoluzione ai commenti inviati, ed abbiamo appreso che solo una misera e marginale parte di essi era stata presa in considerazione, abbiamo dovuto constatare che con questa PdR non si stanno gettando le basi per normare una professione, ciò che balzava agli occhi era il fatto che si stia meramente cercando il capro espiatorio per alimentare l’industria dei corsi a pagamento sotto la definizione di “certificati”, e tutto a vantaggio solo di pochi.

Questo non è il nostro obiettivo. Riconosciamo la necessità di mettere dei paletti, ma ad esempio i requisiti fondamentali del Wedding Planner richiesti in questa PdR indicano competenze che vanno davvero oltre l’effettiva necessità, e non tengono minimamente in considerazione quello che è il bagaglio di competenze e conoscenze acquisite da ogni professionista nei diversi anni di attività eventualmente già svolti. Peraltro, non si accenna ad inserire dei requisiti che invece appaiono a nostro avviso fondamentali, capisaldi anche del Codice deontologico della nostra Associazione, quali ad esempio il possesso di una Partita Iva o di Iscrizione all’Agenzia delle Entrate con lo specifico codice Ateco proprio di chi organizza eventi e cerimonie. E poi, non si riconosce la validità dei corsi online, cosa alquanto anacronistica. Si parla di acquisizione di competenze, ma non di verifiche della qualità del servizio offerto. Ci sono diversi altri punti che non ci trovano in accordo, ci sono tutta una serie di richieste che abbiamo commentato abbondantemente e che sono state completamente ignorate, come sopra detto.

Se l’obiettivo è quello di gettare le basi per una normazione della nostra professione, tale atteggiamento non si spiega.

Noi di WPI, da questo modus operandi ci dissociamo con forza!

Abbiamo speso molto tempo, entusiasmo ed energie per fornire un apporto che, quali professionisti che hanno a cuore il proprio lavoro, ritenevamo doveroso, ma è stato quasi totalmente ignorato, e lo troviamo quanto mai irrispettoso.

Riteniamo non sia accettabile che il contributo di tanti non venga considerato, se non marginalmente, e diciamo “tanti” perché questa stessa sorte è toccata a numerosi altri professionisti nostri colleghi.

Il 2 maggio è previsto un incontro alla sede UNI, durante il quale si discuterà ancora su questa PdR, ma non si ripartirà da zero, la risoluzione ai commenti rimarrà tale.

Visto come è andata con i commenti inviati e non accolti, ci viene molto facile pensare che sarà un’altra perdita di tempo, e questo non può che rammaricarci, riteniamo sia davvero una ottima occasione persa, per la nostra categoria.

Una volta pubblicata la Prassi, come tutti i documenti UNI, sarà di applicazione volontaria e sarà poi il mercato a decidere se e come utilizzare il documento, quindi non si tratta di una Legge o di qualcosa cui obbligatoriamente ogni professionista dovrà attenersi.

Per tutti questi motivi, WPI ha scelto di dissociarsi e giacché non si riconosce in questa PdR, non parteciperà all’incontro previsto.

#iostoconwpi #associazionewpi #weddingplanneritalia

 

Presidente WPI

Silvia Daniele